Io parlo italiano :: Le congiunzioni
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A poco a poco la fiducia si affievoliva. Difficile è credere in una cosa quando si è soli, e non se ne può parlare con alcuno. Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini,
possano volersi bene, rimangono sempre lontani; che se uno soffre il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male,
l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita.
La fiducia cominciava a stancarsi e l'impazienza cresceva, sentendo Drogo
i colpi dell'orologio si facessero sempre più fitti. Già gli capitava di lasciar passare intere giornate senza
un'occhiata al nord (
talora amasse ingannare se stesso e persuadersi ch'era una dimenticanza,
in verità lo faceva apposta, per avere un'ombra di probabilità in più la volta ventura).
una sera –
quanto tempo c'era voluto – un lumicino tremolante apparve entro la lente del cannocchiale, fioco lume che sembrava palpitare moribondo e
doveva essere, calcolata la distanza, una rispettabile illuminazione.
Era la notte del 7 luglio. Drogo per anni si ricordò la gioia meravigliosa che gli inondò l'animo e la voglia di correre a gridare,
tutti quanti lo sapessero, e la orgogliosa fatica di non dir niente a nessuno, per la superstiziosa paura che la luce morisse.
Dino Buzzati. Il deserto dei tartari