Io parlo italiano :: Il passato remoto dei verbi irregolari
Completa il testo con i verbi al passato remoto
Io non sapevo allora cosa frate Guglielmo cercasse, e a dire il vero non lo so ancor oggi, e presumo non lo sapesse neppure lui, mosso com'era dall'unico desiderio della verità, e dal sospetto - che sempre gli vidi nutrire - che la verità non fosse quella che gli appariva nel momento presente. E forse in quegli anni egli era distratto dai suoi studi prediletti da incombenze del secolo. La missione di cui Guglielmo era incaricato mi (rimanere) ignota lungo tutto il viaggio, ovvero egli non me ne parlò. (essere) piuttosto ascoltando brani di conversazioni, che egli (avere) con gli abati dei monasteri in cui (arrestarsi, noi) via via, che (farsi, io) qualche idea sulla natura del suo compito. Ma non lo (capire, io) appieno sino a che non (pervenire, noi) alla nostra meta, come poi dirò. Eravamo diretti verso settentrione, ma il nostro viaggio non (procedere) in linea retta e (arrestarsi, noi) in varie abbazie. Accadde così che (piegare, noi) verso occidente mentre la nostra meta ultima stava a oriente, quasi seguendo la linea montana che da Pisa porta in direzione dei cammini di San Giacomo, soffermandoci in una terra che i terribili avvenimenti che poi vi (avvenire) mi sconsigliano di identificare meglio, ma i cui signori erano fedeli all'impero e dove gli abati del nostro ordine di comune accordo si opponevano al papa eretico e corrotto. Il viaggio durò due settimane tra varie vicende e in quel tempo (avere, io) modo di conoscere (non mai abbastanza, come sempre mi convinco) il mio nuovo maestro.
Umberto Eco - Il nome della rosa