Un signore elegante
L’altro a un certo punto, andò ne svuotò ricominciò si alzò sussurrò tornò , andò ne svuotò ricominciò si alzò sussurrò tornò fino al tavolo vicino, (prendere) la bottiglia del ketchup, andò ne svuotò ricominciò si alzò sussurrò tornò al suo posto e stando attento a non macchiarsi il vestito grigio andò ne svuotò ricominciò si alzò sussurrò tornò un po’ nel piatto dell’altro, quello che piangeva, e gli andò ne svuotò ricominciò si alzò sussurrò tornò qualcosa, non so cosa, poi (chiudere) la bottiglia e andò ne svuotò ricominciò si alzò sussurrò tornò a mangiare. Io (guardare) tutto quello e mentre stavo lì in coda e il vietnamita continuava a non capirci un accidente io (pensare) Dio che bello, con addosso perfino un po’ di voglia di ridere, accidenti com’è bello tutto questo, proprio tutto. Assurdo, no?
Alessandro Baricco: City